Lavori privati con bonus:  solo imprese qualificate SOA per i lavori superiori a 516.000 euro

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Soltanto le imprese con l’attestato Soa potranno realizzare i lavori con Bonus (efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico, colonnine di ricarica, barriere architettoniche, recupero facciate). A prevedere questa rivoluzione che trasferisce sull’edilizia privata la qualificazione oggi vigente solo per i lavori pubblici, è un emendamento inserito nel “Decreto legge taglia prezzi” approvato dall’ Aula del Senato .

Il nuovo regime di qualificazione avrà però due vincoli : scatterà dal 1° gennaio 2023 (ma entrerà a pieno regime dal luglio 2023) e varrà solo per lavori di importo superiore a 516mila euro. Durante il periodo transitorio  – dal 1° gennaio al 30 giugno 2023 – chi vorrà sottoscrivere contratti di appalto o di subappalto potrà farlo avendo firmato un contratto con la Soa per avviare il procedimento di attestazione.

Il principio contenuto nell’emendamento è fortemente innovativo: fino a oggi era stato applicato solo nella ricostruzione delle abitazioni del cratere del terremoto del centro Italia, dove però il finanziamento statale è diretto, in forma di contributo e non di sconto fiscale.

La nuova misura mira anzitutto a contrastare il far west che si è scatenato con gli incentivi del BONUS EDILIZI, in un mercato dove si affiancano soggetti fortemente strutturati , imprese senza alcuna attestazione di affidabilità .

Oltre alla qualificazione SOA sempre nel Decreto taglia prezzi è stato approvato un secondo emendamento sempre diretto a garantire un livello minimo di organizzazione delle imprese edili che svolgono i lavori finanziati con  Bonus . Si tratta del vincolo che impone la sottoscrizione del contratto dell’edilizia alle imprese che svolgono lavori di importo superiore a 70mila euro: da una parte l’emendamento chiarisce che il vincolo si applica «alle opere il cui importo risulti complessivamente superiore a 70mila euro», dall’altra sancisce che l’obbligo di applicazione dei contratti collettivi «è riferito esclusivamente ai soli lavori edili».

Pareri positivi sono stati espressi dal mondo dell’edilizia e dalle diverse associazioni di categoria,  in particolare dall’ ANCE , con il presidente Gabriele Buia che ha ribadito che : “Il principio introdotto è estremamente importante perché punta a combattere l’illegalità e a dare concretezza alle politiche per la sicurezza del lavoro che altrimenti restano solo sulla carta. Questo in un comparto, quello dell’edilizia privata, in cui nessun requisito di organizzazione veniva richiesto finora all’impresa edile”.

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