Nel Decreto n. 21/2022 – c.d. Decreto “energia o Ucraina-bis” – pubblicato in Gazzetta ufficiale in data 21 marzo, sono stati stanziati 320 milioni in più per far fronte al caro prezzi ma è stata stralciata la norma che prevedeva la possibilità di prorogare i termini di esecuzione dei lavori o sospendere del tutto le attività degli appalti colpiti dagli eccezionali rincari delle materie prime, escludendo la responsabilità degli appaltatori.
Nella decisione finale del governo evidentemente hanno pesato le preoccupazioni emerse, sul rischio di ritardare l’esecuzione degli investimenti previsti per le opere del PNRR.
Per tamponare le conseguenze del caro-materiali, con il nuovo Decreto Energia , resta così soltanto la manovra sulle compensazioni. Oltre alla possibilità di anticipare fino al 50% delle quota richiesta dalle stazioni appaltanti, sulla base delle istanze presentate dalle imprese, la novità del decreto su questo fronte è l’aumento delle risorse disponibili per gli interventi di ristoro incrementate di 320 milioni per il 2022, agendo da una parte sul fondo per la prosecuzione delle opere previsto dal Dl 76/2020 (più 200 milioni) e dall’altra sul fondo per la compensazione prezzi del decreto Sostegni-bis (Dl 73/2021) con una dotazione aumentata di 120 milioni.
Fonte Enti Locali & Edilizia